Gli Obiettivi

Cosa fa il Gran Suino Italiano

L’Associazione si prefigge l’obiettivo di consolidare i rapporti tra i soggetti della filiera, riducendo conseguentemente la conflittualità, al fine di rafforzare il sistema produttivo territoriale e favorire un miglior equilibrio tra domanda e offerta, in particolare attraverso la valorizzazione della qualità dei prodotti. Gli associati hanno predisposto un piano triennale delle attività da realizzare, che, oltre lo sviluppo delle attività dichiarate in domanda, comprende ulteriori attività che l’OI potrà svolgere.

I numeri dell’organizzazione

Gran Suino Italiano

L’Organizzazione interprofessionale del Gran Suino Italiano rappresenta il 34,16% della produzione regionale, secondo l’ultimo dato dei capi totali censiti al 31.12.2021 dalla Banca dati nazionale suinicola, per un totale di 743.364 capi circa a fine ciclo commercializzati.

L’organizzazione è composta dall’Assemblea dei soci, composta da tutti i soci ordinari e che si riunisce in via ordinaria una volta l’anno, da un Consiglio di Amministrazione  e dal Presidente.
L’idea trae origine dalla volontà di alcuni soggetti economici di consolidare i rapporti maturati all’interno di un Progetto di filiera promosso dalla Regione Emilia Romagna nell’Asse 1 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 volto ad accrescere la competitività delle imprese attraverso l’integrazione tra i vari soggetti operanti nell’ambito delle diverse filiere.

Scopri chi siamo

Le razze di maiali

Le commerciali

Tra i vari disciplinari che regolamentano l’allevamento delle razze suine uno dei più noti, importanti e utilizzati è quello del Consorzio del Prosciutto di Parma
Il disciplinare accetta come razze utilizzabili per la produzione del Prosciutto di Parma:

  • Sono ammessi gli animali, in purezza o derivati, delle razze tradizionali di base Large White e Landrace, così come migliorate dal Libro genealogico italiano.
  • Sono altresì ammessi gli animali derivati dalla razza Duroc, così come migliorata dal Libro genealogico italiano.

Le tipiche dell’Emilia Romagna

Anche se le razze prima citate sono quelle più comunemente allevate, soprattuto per quanto riguarda la produzione di prosciutti o di carne non stagionata, esistono anche altre tipologie di suini allevati per la produzione di prodotti diversi, come ad esempio i salumi tipici della zona emiliano romagnola. Tra questi troviamo:

La filiera