La gestione delle deiezioni

Uno dei problemi più comuni, di tutte le tipologie di allevamento, è l’eliminazione delle deiezioni e il loro successivo riutilizzo. Problema che molto spesso diventa una vera e propria opportunità. Il letame e il liquame zootecnico, infatti, costituiscono una vera e propria risorsa per il mondo agricolo in generale e più nello specifico per i coltivatori e gli stessi allevatori. E‘ possibile ottenere da esso un grande quantitativo di concime, utilizzato per coltivare diverse tipologie di specie vegetali e anche per creare biogas, utile per dare energia agli allevamenti stessi, apportando un consistente risparmio energetico all’azienda.

Le regole che consentono di utilizzare concime o letame di origine zootecnico sono molto rigide e dettano in maniera molto minuziosa diversi aspetti di questo settore (dalla tariffazione, alla distanza di percorrenza del prodotto, dal momento di utilizzo alla scadenza e il successivo smaltimento).
Ogni aspetto dell’utilizzo di questo materiale, vista anche l’elevata pericolosità per i terreni in caso di mancato trattamento di depurazione o di eccessivo utilizzo, viene registrato e schedato, in modo da conoscerne la provenienza e le caratteristiche specifiche.

Le soluzioni adottabili

Lo-stoccaggio

Lo stoccaggio

Il letame e i liquami per le coltivazioni devono essere utilizzati in momenti molto specifici, a seconda del tipo di pianta che ha bisogno del trattamento e della fase di crescita in cui viene a trovarsi. Per questo motivo il materiale deve essere conservato in apposite strutture, dette appunto di stoccaggio, dove verrà raccolto e conservato fino a quando non si avrà necessità di un suo utilizzo.
Gli impianti devono rispondere a rigide normative sanitarie e devono superare rigidi e ciclici controlli per poter essere utilizzati. Un elemento chiave della conservazione dei liquami è evitare che si formino sedimenti che successivamente possano modificare le caratteristiche del materiale che si andrà ad utilizzare. Per questo motivo vengono utilizzati diversi metodi di omogeneizzazione, che prevedono l’utilizzo di pompe, al fine di evitare la formazione di depositi che rendono difficile la successiva fase di trattamento del materiale.

Lo-spandimento

Lo spandimento

Lo spandimento dei liquami nei campi di coltivazione è regolato da leggi molto precise, che determinano e regolano in maniera puntuale i vari aspetti dell’utilizzo di questo materiale.
I coltivatori devono registrare e controllare sia la quantità di materiale utilizzato, sia il tipo di deiezione che si va ad utilizzare, il periodo di utilizzo, la capacità del suolo di trattenere il materiale organico presente e in base alle specifiche necessità della pianta da coltivare, sviluppare un piano di concimazione adeguato.

Gli-impianti-di-trattamento-e-il-biogas

Gli impianti di trattamento e il biogas

Nelle aziende più grandi e moderne, sono presenti dei veri e propri impianti per il trattamento dei materiali reflui ottenuti dall’allevamento dei suini. In queste strutture i liquami vengono immediatamente trattati per produrre compost o fertilizzante secco da poter rivendere ai coltivatori che ne fanno richiesta.
Possono anche essere presenti dei bioreattori, che consentono di utilizzare la fermentazione di questi materiali per la creazione di un biogas naturale, utile per fornire energia a costo zero agli impianti presenti all’interno della struttura.
La potenziale quantità di metano che può essere prodotta per mezzo di questi bioreattori si attesta intorno al 65% – 67%, utilizzando solo liquami di origine suina. Le ricadute a livello di risparmio energetico e sull’ambiente sono davvero considerevoli.

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